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La parola “ansia” è molto utilizzata ai giorni d’oggi, talvolta anche in maniera impropria, per indicare una tensione o preoccupazione passeggera. In realtà l’ansia rappresenta un problema che genera sintomi incontrollabili e  imprevedibili che limitano la vita delle persone che ne soffrono.  In questi casi rivolgersi allo psicologo è un passo importante e cruciale se si vuole risolvere il proprio problema di ansia.

“L’ansia è un’emozione caratterizzata da sentimenti di tensione, eccesso di preoccupazione e cambiamenti fisici come l’aumento della pressione sanguigna. Le persone con disturbi d’ansia hanno solitamente pensieri o preoccupazioni intrusive ricorrenti. Possono evitare certe situazioni per paura. Possono anche presentare sintomi fisici come sudorazione, tremori, vertigini o battito cardiaco accelerato”​.

Cos’è l’ansia​

L’ansia è caratterizzata da diverse sensazioni, per lo più spiacevoli, tra cui la paura, la preoccupazione, la sensazione di perdita del controllo, l’urgenza di trovare una soluzione immediata e, nel caso di esposizione prolungata, la frustrazione e la disperazione.
Tuttavia si tratta di un’emozione naturale e universale, generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress, il quale svolge la funzione di anticipare un eventuale pericolo prima ancora che quest’ultimo sia chiaramente sopraggiunto, mettendo in moto specifiche risposte fisiologiche che mettono l’individuo nelle condizioni di affrontarlo nella maniera più efficace o di evitarlo. Questa tipologia di ansia è quindi adattiva e costruttiva, ovvero risulta funzionale alla nostra sopravvivenza.
Tuttavia può accadere che allo stato d’allarme e attivazione non corrisponda un pericolo reale da fronteggiare e risolvere: in tal caso l’ansia si trasforma in risposta sproporzionata o irrealistica preoccupazione ed assume la connotazione di un disturbo psicologico caratterizzato da reazioni fisiologiche esagerate e invalidanti. Questo accade poiché vi è una valutazione errata da parte delle proprie sensazioni che comporta la produzione di pensieri, preoccupazioni o vere e proprie convinzioni disfunzionali.
Quando ciò accade la persona tende a sviluppare varie tipologie di comportamento al fine di tenere sotto controllo le forti angosce che si presentano continuamente che però, a lungo termine, peggiorano il disturbo.

Quali sono i sintomi dell’ansia?

I sintomi dell’ansia sono sia fisici che psicologici. A livello fisico, il corpo prepara l’organismo ad affrontare la presunta minaccia con reazioni quali:

  • tachicardia;
  • palpitazioni;
  • aumento della pressione del sangue;
  • dilatazione delle pupille;
  • sudorazione eccessiva;
  • dolori al petto;
  • spasmi muscolari;
  • respiro corto;
  • nausea;
  • tremore interno.

A livello psicologico si può manifestare attraverso:

  • aggressività;
  • irritabilità;
  • difficoltà di concentrazione;
  • confusione;
  • angoscia;
  • paura;
  • apprensione;
  • disturbi del sonno.

L’ansia, con questa sintomatologia, può sfociare in un attacco di panico, ossia un episodio di paura intensa che si presenta improvvisamente e che dura alcuni minuti, caratterizzato dalla sensazione di impazzire e perdere il controllo. Tali attacchi, innescano inoltre la paura che si ripresentino nuovamente in situazioni simili, portando la persona a comportamenti di evitamento.

La sintomatologia ansiosa può variare nel corso del tempo, in base ai livelli di stress dell’indivuduo, ma purtroppo non si esaurisce da sola. L’ansia innesca un circolo vizioso per cui gli attacchi si presentano sempre più frequentemente e con sintomi più intensi e duraturi. In questo senso, risulta di fondamentale importanza il ricorso ad un percorso psicologico per imparare a gestire e superare gli attacchi d’ansia. 

https://www.stateofmind.it/tag/ansia/

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